Alcuni criteri di giudizio sono i seguenti: il contributo locale al cambiamento climatico, l’accessibilità delle aree verdi al pubblico, la qualità dell’aria, l’inquinamento acustico, la produzione e la gestione dei rifiuti, il trattamento delle acque reflue, la gestione ambientale da parte delle autorità locali e l’uso sostenibile del paesaggio. Pare che Stoccolma dagli anni '90 ad oggi abbia diminuito le emissioni di anidride carbonica del 25% per abitante e per il 2050 si è fissata il traguardo di diventare completamente indipendente da fonti di energia di origine fossile. Ok, si saranno impegnati maggiormente delle altre città candidate, complimenti a loro!
Controllando casualmente i finalisti noto le seguenti città europee: Amsterdam, Bristol, Copenaghen, Friburgo, Amburgo, Monaco, Oslo e appunto Stoccolma. Di città italiano nemmeno una. Pace.

A questo punto per oziosa curiosità, cerco l'elenco delle città candidate che avevano partecipato a questo riconoscimento, in quanto in possesso di determinati requisiti di carattere ovviamente ambientale e sostenibile e con curioso stupore campanilistico noto che di città italiane non ce n'è nemmeno una! Ci sono città francesi, spagnole, tedesche, polacche, inglesi, finlandesi e addirittura una città rumena!
E mentre i governanti italiani e gli industriali bisticciano con il protocollo di Kyoto, a quanto pare le nostre città sono ferme e difficilmente "sostenibili" e a Cluj-Napoca (che non so nemmeno dov'è) si vive meglio che a Milano, Torino, Roma, Napoli o Cremona! Non dico di stare al livello della Svezia ma almeno a quello di Cluj-Napoca. Forse noi italiani abbiamo sicuramente cose più importati a cui pensare: digitale terrestre, la quarta corsia autostradale, l'expo, le veline, la prova costume....
Chissà magari la riscossa della sostenibilità italiana potrebbe partire proprio dalle piccole città di provincia, magari da Cremona... naturalmente inceneritori e raffinerie permettendo!?!

