martedì 22 marzo 2011

terremoto Giappone - nucleare

Dopo aver lasciato "sedimentare" quanto è successo nei giorni scorsi a livello planetario, posso iniziare a fare qualche considerazione.
Dove sono finiti gli esperti nuclearisti:

Chicco Testa, filosofo;
Umberto Veronesi;
Ministro S. Prestigiacomo;
Ministro Romani;
Oscar Giannino,
....

In riferimento al Prof. U. Veronesi, segnalo un interessante e "divertente" articolo-discussione del 30 maggio 2007 con il Prof Rubbia sul cambiamento climatico e la salute dell'uomo.

Segnalo infine alcuni dati interessanti del terremoto che andremo ad approfondire nei post successivi tratti dal blog del prof. Mucciarelli, in cui si capisce dalla definizione della funzione logaritmica della magnitudo del momento sismico per esempio come mai il terremoto dell'Aquila (Mw 6.3) abbia liberato molto meno energia del terremoto di Sendai (Mw 9.1):

La magnitudo momento Mw è legata alle altre magnitudo M da relazioni lineari del tipo

Mw=a+bM

dove i parametri vengono determinati per regressioni empiriche. La Mw è a sua volta legata al momenti sismico scalare Mo dalla relazione

Mw=(2/3)*log10(Mo)-11.7

A sua volta Mo dipende da area della faglia A, spostamento medio sul piano di faglia D e resistenza a taglio mu secondo la semplice relazione

Mo=A*D*mu

Non
si tratta di un limite asintotico, ma di saturazione del segnale nella banda definita per la magnitudo locale: al di sopra di un certo limite alla frequenza di 1 hz a meno di 100 km i terremoti sono indistinguibili.

Segnalo inoltre un mio elaborato esposto ad alcuni studenti per chiarire, in modo semplice ma spero efficace, cosa sono terremoti.

Infine, tre dati che testimoniano la potenza dell'evento.
1) Le modificazioni morfologiche della linea di costa riprese dalla NASA:
http://www.nasa.gov/multimedia/imagegallery/image_feature_1892.html

2) un dato diffuso dalla Seismological Society of America. Nell'immagine si vedono sismogrammi registrati dal Giappone (0°) agli antipodi (180°) per una durata di oltre 3 ore. La linea a M che si vede nettamente sono le onde di superficie che completano due giri del pianeta allontanandosi dall'epicentro verso E e verso W.
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=1...3520&ref=nf

3) Le prime soluzioni per lo spostamento sul piano di faglia, quasi due metri su un fronte di oltre 500 km.
http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eqinthenews/2011/usc0001xgp/finite_fault.php


Segnalo un interessante map server giapponese che evidenzia i terremoti recenti, la mappatura dello tsunami e molte altre informazioni di carattere pratico che credo siano servite agli sfollati colpiti dall'onda anomala.

ORIGINE DEL TERREMOTO DI SENDAI (9.1):

Il sisma ha avuto origine da un sovrascorrimento nella zona di subduzione tra la zolla euroasiatica e quella pacificacon un velocità di 83 mm/anno.






























A.A.