mercoledì 14 novembre 2012

Two Perspectives on the Great Divide Basin

Two Perspectives on the Great Divide Basin

A caccia di fossili con il satellite....quello che all'università si chiamava fotogeologia (Prof. Riva), rilevamento geologico senza muovere un passo, stando seduti alla scrivania, senza usare nemmeno lo stereoscopio, con le pantofole ai piedi per non prendere troppo freddo!
Senza ironia, ma le potenzialità sono notevoli! e accessibili a tutti con google....

A.A.

giovedì 25 ottobre 2012

Tu quoque Enzo, fili mihi????

Riporto quanto scritto in un articolo da "LaRepubblica":

"Anche dopo il sisma, infatti, l'allora direttore della Protezione Civile continuò a chiedere alla Commissione dichiarazioni che avessero lo scopo precipuo di tranquillizzare la popolazione. "Mi hanno chiesto: ma ci saranno nuove scosse?" dice in una telefonata del 9 aprile al sismologo Enzo Boschi. Proprio quel giorno la Commissione si sarebbe riunita nella sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a Roma. Prima dell'incontro Bertolaso spiega al suo interlocutore: "La riunione di oggi è finalizzata a questo, quindi è vero che la verità non la si dice". E ancora: "Alla fine fate il vostro comunicato stampa con le solite cose che si possono dire su questo argomento delle possibili repliche e non si parla della vera ragione della riunione. Va bene?"

Quali siano le vere ragioni della riunione e l'innominabile verità non è chiaro. Neanche Boschi sembra capirlo. Ma in quei giorni c'era molta preoccupazione sulla tenuta della diga di Campotosto in caso di una nuova forte scossa. "Quando avete finito mi chiami e mi dici quello che vi siete detti. Eh?" prosegue Bertolaso, il cui telefono era stato messo sotto controllo precedentemente dalla procura di Firenze nell'ambito dell'inchiesta G8. Per queste frasi l'ex capo della Protezione Civile è attualmente indagato all'Aquila, nel secondo capitolo del processo per il sisma. Boschi il 9 aprile, per nulla scandalizzato dal tono del suo interlocutore, risponde ossequioso: "Non ti preoccupare, sai che il nostro è un atteggiamento estremamente collaborativo. Facciamo un comunicato stampa che prima sottoponiamo alla tua attenzione".

Già prima del sisma del 6 aprile, d'altronde, Bertolaso si era dato da fare per tranquillizzare una popolazione con i nervi a fior di pelle per via dei mesi di piccole scosse e degli annunci di Giampaolo Giuliani, secondo cui un forte terremoto avrebbe colpito Sulmona. Bertolaso il 30 marzo aveva chiesto ai "luminari del terremoto" di riunirsi il giorno dopo all'Aquila per "zittire subito qualsiasi imbecille", per "tranquillizzare la gente" e per dire che "cento scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa quella che fa male. Capito?". I "luminari" capiscono. E si adeguano, sia prima che dopo il terremoto"


E' proprio questo il motivo per cui la commissione grandi rischi fatta da scienziati (e non lo dico in senso ironico!) sono stati condannati: SI ADEGUANO!

Enzo, tu quoque, fili mihi!

martedì 23 ottobre 2012

L'Aquila: 6 anni alla commissione grandi rischi

E' notizia di oggi della condanna della commissione grandi rischi della Protezione civile che avrebbe fornito false informazioni circa l'improbabilità della forte scossa che la notte del 6 aprile 2009 causò la morte di 309 persone.

Qui  l'articolo tratto da Repubblica.it:
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/10/22/news/aquila_sentenza-45092603/


Voglio riportare la dichiarazione del leader dell'UDC, P. Casini:
"la sentenza è ''una follia allo stato puro''. ''Credo che qualsiasi professionista - ha aggiunto Casini - di fronte a una sentenza di questo genere si tirerà indietro. Così è sancito l'obbligo professionale a non sbagliare''.
L'on. Casini si dimentica che la gestione del rischio del terremoto (e non il terremoto stesso) ha causato la morte di 309 persone.
Se un professionista, qualsiasi esso sia, sbaglia, deve pagare per l'errore che ha fatto a norma di legge. Se un ingegnere sbaglia a progettare una strutture che poi crolla alla prima scossa, deve pagare, se un medico sbaglia a fare una diagnosi e il paziente muore per un errore, deve pagare. Se un giornalista riporta delle notizie senza verificare le fonti, mentendo, deve pagare......
Il problema non era salvare la città, ma limitare il numero delle vittime considerando la natura probabilistica del fenomeno sismico (e non sto parlando di previsioni). Quindi a mio modesto avviso anche il NON dare  informazioni sulla possibiltà o meno di un terremoto, rientra nella deontologia di un professionista che non sta facendo il suo mestiere come si dovrebbe. Di sicuro non si doveva assolutamente rassicurare le persone dicendo che era una situazione "normale". Gli scienziati della commissione in questo caso dovevano assolutamente opporsi a questo approccio mediatico di rassicurazioni prive di fondamento scientifico e finalizzato solo a "zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni" (Bertolaso).

A.A.

lunedì 14 maggio 2012

Correlazione terremoti Veronese Reggiano - Gennaio 2012

Claudio Chiarabba e Pierfrancesco Burrato illustrano l'attività sismica del 25 gennaio 2012, con i due terremoti di M4.2 e 4.9 in provincia di Verona e di Reggio Emilia. Importanti implicazioni anche per il bresciano ed il cremonese.