lunedì 7 novembre 2011

COME COMPORTARSI IN CASO DI ALLUVIONE

TRATTO DA NIMBUS WEB. Le grandi piene fluviali sono lente a propagarsi, il livello delle acque aumenta gradualmente (ore o giorni) e in genere lascia il tempo di prepararsi a salvaguardare i beni esposti ad allagamenti e mettersi in salvo, chiudere vie di comunicazione e ponti, con un'informazione da parte degli enti preposti sufficientemente anticipata e precisa. Nel caso delle piene-lampo (flash floods) è invece fondamentale la conoscenza di elementari norme di autoprotezione, perché le onde di piena su torrenti montani in forte pendenza, le frane e le colate detritiche, sono fenomeni rapidissimi e non permettono di attendere avvisi esterni. La protezione civile interviene in questi casi solo a soccorrere le vittime e ripristinare le condizioni di normalità, e l'unica protezione efficace è quella che si mette in atto da soli. 1) Dopo un primo avviso di attenzione bisogna informarsi costantemente sull'evoluzione meteorologica, e non fidarsi solo delle voci, ma ricorrere alle fonti ufficiali dei servizi meteo. Rispettate sempre le disposizioni degli enti locali e di protezione civile preposti alla gestione dell’emergenza. 2) Ogni Comune deve disporre di un piano di protezione civile e dovrebbe informare i cittadini sull'ubicazione dei rifugi, dei centri di raccolta e delle zone a rischio. Pretendete di conoscere queste cose quando si è tranquilli nelle giornate di sole, non quando si è in emergenza. La sicurezza si prepara giorno per giorno, non bisogna né sottovalutarla né burlarsene, verrà tutta utile nei minuti più importanti della vostra vita! 3) Non bisogna farsi prendere dal panico: primo obiettivo è salvare la vita e non farsi male. 4) Mai combattere con l'acqua e i detriti, sono più forti loro. Un'automobile galleggia in poco più di 30 cm d'acqua, nonostante pesi oltre una tonnellata: l’acqua può spazzarvi via come fuscelli se tentate di opporvi! 5) Non entrate mai nell'acqua in movimento con un'automobile anche se vi sembra di conoscere la strada, meno che mai in un sottopassaggio allagato: negli ultimi 6 anni ci sono state in Italia 10 vittime che potevano essere facilmente evitate, l'incidente peggiore a Prato nell'ottobre 2010, 3 donne cinesi annegate. Il sottopassaggio è una trappola, sta a voi evitare di entrarci. 6) Anche a piedi non si entra mai in acqua in movimento se è superiore a 20 centimetri, perché la corrente vi può facilmente travolgere. Inoltre ci possono essere voragini o tombini aperti nascosti dall'acqua fangosa, nei quali potreste essere inghiottiti. 7) Non rimanete in locali bassi, garage, seminterrati, ma trasferitevi ai piani alti, eventualmente chiedendo ospitalità ai vicini. Se la casa è a rischio frana, trasferitevi in luogo sicuro. 8) Preparate uno zainetto di sopravvivenza in luogo facile da raggiungere, pronti a prenderlo con voi in caso di evacuazione: bottiglie d'acqua potabile, cibo conservabile, cambio biancheria e oggetti per igiene personale, fotocopia documenti, torcia a pile o lampada frontale (controllate che le batterie siano cariche), carta e penna, radio e telefonino con carica batteria, medicine e pronto soccorso, stivali di gomma. 9) Poi pensate alla casa: spostate documenti, libri, oggetti di valore e mobili da cantine e piani terra ai piani alti, parcheggiate le auto lontane da corsi d'acqua. 10) Ma soprattutto, rimanete vigili e attenti: molti incidenti capitano perché nelle giornate a rischio facciamo di tutto per continuare a vivere come nei giorni normali, invece bisogna concentrarsi, ascoltare i rumori sospetti, osservare cosa accade nei fiumi, prepararsi materialmente e psicologicamente a salvarsi con le proprie forze senza aspettare aiuti improbabili: per definizione, un'emergenza è qualcosa nella quale nulla funziona e nessuno potrebbe aiutarvi. Nei prossimi post proverò a trattare la questione dei piani di protezione civile che dovrebbere essere stati eseguiti da ogni comune italiano, ed essere utili alla popolazione per fronteggiare un evento calamitoso atteso in un determinato territorio.
A.A.

sabato 5 novembre 2011

ALLUVIONE LIGURIA TOSCANA

In queste ore tutta la zona tra Ligurtia Toscana e Piemonte meridionale sta subendo forti precipitazioni, già segnalate dai servizi meteo da lameno 2 gg.
Riporto quanto evidenziato sul sito www.ilmeteo.it sulla home page di ogg (05/11/11)i:

"Nota: L'ALLARME sul GENOVESE venne LANCIATO a gran voce su ILMETEO.IT ben 7 giorni fa, ripetuto e confermato ogni giorno! ACCUSIAMO ESPRESSAMENTE chi ci ha accusato di allarmismo inutile. Alle REGIONI diciamo che NOI facciamo previsioni a 7gg ad altissima precisione e risoluzione e con attendibilità certificata e non costiamo 1 euro a nessuno!!!! Ringraziamo i 28 milioni italiani che nell'ultimo MESE ci hanno seguito e tutti coloro che ci hanno sostenuto in 11 anni di lavoro e di ricerca scientifica incessante. ATTENZIONE a queste zone: BIELLESE, CANAVESE, VERBANO-OSSOLA, TORINESE, CUNEESE, ASTIGIANO, ALESSANDRINO; IMPERIESE, SAVONESE, GENOVESE. Tanta pioggia in arrivo, incessante sulla Liguria, Piemonte fino a Domenica. Neve in montagna a tra 1900 e 2300m. Piogge verso resto del nord e Toscana, forti in Sardegna Sabato pomeriggio-sera, poi anche Lazio e Campania da Domenica, tutte le regioni da Domenica pomeriggio. Da GIOVEDI notte a DOMENICA sera oltre 500mm di pioggia sul Biellese e Canavese in Piemonte e dai 150mm ai 500mm in Liguria. Piogge ancora purtroppo fino al 9 NOVEMBRE su Piemonte e Liguria. Attenzione al Fiume Po da Lunedì."

Purtroppo il sindaco di Genova sostinene che l'alluvione "non fosse prevedibile in questa forma". Sinceramente non capisco in che forma un'alluvione possa essere prevedibile. O c'è un'alluvione o non c'è! Le previsioni dicevano e dicono tuttora che l'alluvione è in corso e forse il culmine dell'intensità non è ancora arrivato. Un'alluvione dipende soprattutto da come può rispondere il territorio a piogge intense e concentrate in poco tempo. Se gli amministratori locali in questi anni hanno fatto solo i cazzoni, edificando gli ultimi spazi verdi delle città, allora l'alluvione non è assolutamente prevedibile in questa forma.
Quando la pianificazione urbanistica è finalizzata solamente a fare cassa, senza considerare le variazioni della portata idrica generale dei corsi d'acqua urbani, le distanze di inedificabilità dalle rogge, e senza impostare un corretto modello compartamentale nella popolazione che si traduce in opere di informazione e sensibilizzazione della popolazione, non potremo mai pensare di essere pronti ad affrontare eventi naturali come quelli di questi giorni, i cui effetti vengono sempre più amplificati da inadempienze antropiche.
L'eccessiva urbanizzazione riduce sempre di più la capacità filtrante del terreno scaricando tutti gli apporti idrici in fogna; questo porta inevitabilmente ad un abbassamento dei periodi di formazione dei colmi di piena. Le ristrutturazioni e soprattutto le nuove edificazioni dovrebbero sempre essere progettati in modo tale che gli afflussi meteorici nel suolo rimangano inalterati, compensando gli effetti prodotti dall'impermeabilizzazione delle superfici edificate.

Nella lista delle alluvioni in Italia è impressionante come le alluvioni catastrofiche siano aumentate negli ultimi decenni, 17 solo nel XXI secolo !

A.A.