domenica 12 luglio 2009

G8 e nucleare

Finalmente il Senato ha approvato il ddl n. 1195-B relativo allo sviluppo delle imprese e di energia, che contiene le disposizioni per la realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, il Governo individuerà i siti delle centrali e degli impianti di stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Sono previste misure (a dire di molti "palliative") compensative alle popolazioni interessate dalle centrali.
Vediamo come hanno votato le forze politiche:
- A favore: UDC, SVP e Aut, malgrado alcune perplessità sulle norme relative al nucleare. A favore anche la Lega Nord, che ha sottolineato come il provvedimento esplicherà effetti positivi in tempi medio-lunghi ma che già nell'immediato costituisce la base per il superamento della crisi in atto. Naturalmente secondo il PdL il provvedimento rappresenta una svolta radicale per la politica energetica nazionale, tutto a vantaggio delle imprese, oggi gravate da alti costi energetici, e del Paese, condizionato dalla forte dipendenza energetica dall’estero; ciò grazie alla decisa scelta nucleare, operata nel rispetto dell'ambiente (così sostine il PdL), delle norme di sicurezza e della qualità del servizio per i cittadini.
- Contrari: IdV secondo cui la politica energetica del Governo si riduce alla scelta nucleare, con forti limiti in tema di localizzazione degli impianti e di stoccaggio dei rifiuti radioattivi. Il PD ha votato contro perché in campo energetico ci si limita alla decisione di acquisire nuove centrali nucleari, ma manca una vera politica nucleare con il necessario corredo di interventi in tema di ricerca, di politica ambientale, di ricaduta industriale.
Le regioni Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Basilicata, Puglia, Valle d'Aosta, Campania, Sardegna hanno già manifestato la loro contrarietà. Speriamo che non se ne aggiungano altre, altrimenti poi ci ritroveremo la Lombardia e il Veneto piena di centrali, che naturalmente per esigenze tecniche saranno localizzate lungo il Po.

Una "battutaccia" che girava in rete in questi giorni in riferimento al G8, era che il più realista, considerando la crisi economica globale, e più solidale con la situazione dei terremotati in Abruzzo è stato il leader della Libia Geddafi, che come sempre ha preteso di dormire in tenda anche all'Aquila! Chissà se la sua tenda era come quella dei terremotati. E mentre il Papa giustamente avverte di non tollerare più le ingiustizie nel mondo dopo l'incontro con il presidente americano, è notizia di qualche ora fa che il Vaticano avverte di essere umili verso la scienza e di non fare come con Galileo; poco dopo però il pontefice all'Angelus invita a rifiutare l'assolutismo della tecnica....forse si riferivano a topo galileo?!?
A.A.

Nessun commento:

Posta un commento